Wednesday 3 July 2013

Dieci fatti sulla lingua cinese

Vagando per internet, mi capita di imbattermi in imprecisioni, errori, leggende e colossali assurdità sulla lingua cinese. Da ciò nasce questo post per i curiosi. Ecco alcuni fatti:

   1) La lingua cinese (intesa come putonghua, lingua ufficiale della Repubblica Popolare Cinese) ha un sistema di scrittura di origine millenaria, la cui unità minima sono i caratteri 汉字 hanzi. Gli ideogrammi sono una sotto-categoria: sono quei caratteri che rappresentano un'idea.


   2) Ogni carattere corrisponde a una sillaba nella pronuncia: se in un testo incontri un carattere che non conosci, hai una certezza: la sua pronuncia sarà lunga una sillaba, qualunque essa sia;


   3) Ogni carattere ha una pronuncia, non necessariamente intuibile da come è scritto: non vi è corrispondenza tra la scrittura e la pronuncia. Pertanto, per sapere come si pronuncia un carattere bisogna studiarne la pronuncia quando lo si studia. E in seguito capita di dimenticarsene. 
Studente di cinese in un momento di sconforto.

   4) A volte i caratteri contengono delle componenti grafiche che, essendo pronunciate in un certo modo, possono aiutare a intuirne la pronuncia. Ma è necessario conoscere la pronuncia di queste singole componenti, e il meccanismo non è né sistematico né onnipresente.


   5) La pronuncia, per convenzione ufficiale, si trascrive col sistema pinyin, che utilizza le lettere dell'alfabeto latino. Non è un sistema di scrittura, ma di trascrizione fonetica imperfetto ma efficace e convenzionale. Non esiste alfabeto in cinese! Se volete farvi un'idea, ecco un video che ho trovato (attenzione: è mirato per parlanti inglesi, e non presenta tutto il pinyin!)

   6) La lingua cinese ha 4 toni di pronuncia. Vengono segnati in pinyin attraverso i quattro segni che vedete nell'immagine qua sotto. Se sentite dire che i toni sono 5, è perché esiste anche un non-tono, o tono zero: quando la trascrizione in pinyin di un carattere non presenta alcun tono segnato significa che quella sillaba ha un tono zero. Ad ogni carattere corrisponde una sillaba con un certo tono. Fisso. Per esempio al carattere 妈 "mamma" corrisponde la sillaba "ma" col primo tono; mentre al carattere 马 "cavallo" corrisponde "ma" col terzo tono. Non sono accenti! Qui potete trovare un video con la pronuncia dei toni
I quattro segni grafici che nel pinyin indicano i quattro toni di pronuncia. 

I due caratteri "cavallo" e "mamma" con
rispettiva trascrizione fonetica: si può
notare che i caratteri sono diversi, ma la
pronuncia differisce "solo" per il tono.

   7) I toni, come il resto della pronuncia, non emergono in alcun modo nel sistema grafico di scrittura. Bisogna saperli. 

   8) Ogni carattere, di per sé, ha una sua autonomia di significato. Ma nel cinese moderno molte parole sono formate da due o più caratteri. Per es. 汽车 qiche significa "automobile"

   9) I caratteri sono scritti con dei tratti, tracciati secondo un ordine specifico. in questo link se ne vede un ottimo esempio. Rispettare l'ordine corretto è necessario per acquisire un automatismo efficace nella scrittura; aiuta la memorizzazione; dà al carattere il miglior risultato estetico e fa sì che se si scrive velocemente trascinando la penna (come in corsivo) i caratteri siano ancora riconoscibili.

   10) I caratteri cinesi sono decine di migliaia. E sono entità già formate. Lasciando perdere sperimentazioni espressive e artistiche, i neologismi non sono nuovi caratteri inventati mischiando pezzi e componenti, ma parole nuove formate con caratteri già esistenti.  Per es. il già citato "automobile" è nato unendo il carattere 汽 qi (vapore) al carattere 车 che (carro, veicolo). 


      Spero di aver condensato in modo efficace gli aspetti più distintivi e basilari della lingua cinese che prima di iniziare a studiare non mi sarei mai immaginata. Al prossimo post! 
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